Passa ai contenuti principali

CITAZIONE

Prima di spezzare il cuore di qualcuno, uno dovrebbe pensarci due, tremila volte.Sai già che te ne andrai? Dillo.Sai già che non sarà mai amore? Dillo.Fa piacere a tutti qualche attenzione in più, ma non è giusto. Non è giusto, non è lecito infilarsi nelle vite degli altri, nei pantaloni degli altri, nelle notti degli altri, senza specificare quello che cerchiamo davvero.Non possiamo pretender
e solo sesso, se parliamo d’amore.
Quanta leggerezza c’è in giro, quante persone frivole, quanta gente che per una notte in due venderebbe l’anima al diavolo.
E poi se ne va.
Poi vanno via.
Chi se ne va ha delle responsabilità enormi e forse non se ne rende nemmeno conto.
Chi se ne va trasforma per sempre quelli che restano, perché per andare avanti dopo un addio si deve cambiare.
E’ ovvio, è necessario, è la realtà.
Chi è sopravvissuto a tanti, troppi saluti di mattina, a troppi “arrivederci e grazie”, a troppe umiliazioni, a troppe mancate scelte, al non essere mai quello abbastanza speciale da perderci la testa, è diverso da tutti gli altri.
Ha ancora tutto il suo amore da parte, ma non sa più che farsene.
Dovremmo fare attenzione alle persone, a tutte le persone che incontriamo.
Un ciao, in alcuni casi, non è solo un ciao.
Un bacio senza un abbraccio a seguire non è solo un bacio come tanti altri baci.
Un “ci sentiamo dopo” senza una chiamata nei giorni che verranno non è solo una chiamata mancata.
Un “vorrei vederti” senza indicazioni sul posto e sull’ora non è solo una promessa di speranza.
Tutti questi piccoli particolari sono vuoti in cui vanno a finire l’autostima, la fiducia, il desiderio, il coraggio, la forza.
Magari noi non ci crediamo, magari usciamo con qualcuno tanto per fare, magari non è il momento, magari può succedere.
Magari, però, chi abbiamo accanto non si sente come noi.
Magari chi abbiamo accanto ci crede.
E se ci crede è anche un po’ colpa nostra.
E se ce l’abbiamo fatto credere e poi lo abbandoniamo, lui non sarà più lo stesso, in futuro, con nessuna delle persone che incontrerà.
Quando non siamo pronti ad amare, stiamo da soli, oppure impariamo ad essere sinceri.
Non roviniamo anche quelli che, invece, ad amare sarebbero pronti eccome.
-web-
Quanta leggerezza c’è in giro, quante persone frivole, quanta gente che per una notte in due venderebbe l’anima al diavolo.
E poi se ne va.
Poi vanno via.
Chi se ne va ha delle responsabilità enormi e forse non se ne rende nemmeno conto.
Chi se ne va trasforma per sempre quelli che restano, perché per andare avanti dopo un addio si deve cambiare.
E’ ovvio, è necessario, è la realtà.
Chi è sopravvissuto a tanti, troppi saluti di mattina, a troppi “arrivederci e grazie”, a troppe umiliazioni, a troppe mancate scelte, al non essere mai quello abbastanza speciale da perderci la testa, è diverso da tutti gli altri.
Ha ancora tutto il suo amore da parte, ma non sa più che farsene.
Dovremmo fare attenzione alle persone, a tutte le persone che incontriamo.
Un ciao, in alcuni casi, non è solo un ciao.
Un bacio senza un abbraccio a seguire non è solo un bacio come tanti altri baci.
Un “ci sentiamo dopo” senza una chiamata nei giorni che verranno non è solo una chiamata mancata.
Un “vorrei vederti” senza indicazioni sul posto e sull’ora non è solo una promessa di speranza.
Tutti questi piccoli particolari sono vuoti in cui vanno a finire l’autostima, la fiducia, il desiderio, il coraggio, la forza.
Magari noi non ci crediamo, magari usciamo con qualcuno tanto per fare, magari non è il momento, magari può succedere.
Magari, però, chi abbiamo accanto non si sente come noi.
Magari chi abbiamo accanto ci crede.
E se ci crede è anche un po’ colpa nostra.
E se ce l’abbiamo fatto credere e poi lo abbandoniamo, lui non sarà più lo stesso, in futuro, con nessuna delle persone che incontrerà.
Quando non siamo pronti ad amare, stiamo da soli, oppure impariamo ad essere sinceri.
Non roviniamo anche quelli che, invece, ad amare sarebbero pronti eccome.
-web-

Commenti

Post popolari in questo blog

.........CAMARGUE II PARTE

 La Camargue, una piccola porzione di terra ai confini del mare sembra un universo parallelo rispetto alla classica Provenza ma allo stesso tempo ne è infinitamente complementare. E’ un lembo di terra composto da 75.000 ettari di sabbia, paludi, stagni e risaie, un immenso parco di natura selvaggia e incontaminata, un tripudio di colori e di scorci inviolati, in cui l’uomo sembra essere ancora un ospite temporaneo. Fra fenicotteri rosa che pacificamente camminano nell’acqua al tramonto rosso acceso, tori selvaggi che pascolano nella brughiera e cavalli bianchi che vivono allo stato brado, questo fazzoletto di natura stupisce e affascina, spazzato dal vento impetuoso e scottato da un sole infuocato, che spacca la terra e accende i colori. La Camargue rapisce il cuore per il carattere duro della sua natura e dei suoi abitanti. E' la prassi imbattersi in vecchietti in costumi tradizionali, nei guardian (i butteri) col cappello di feltro nero, camicia a fiori e f

LA CAMARGUE IN BICILETTA

La Camargue in bicicletta La bici è il mezzo ideale per scoprire una zone più affascinanti della Francia diverse dalla Costa Azzurra, dalla perfezione della Provenza, dalla storicità della Normandia. E' una regione estremamente naturale, è la Camargue. Diverse strade e vari sentieri consentono di fare il giro dell’étang de Vaccarès partendo da Salins-de-Giraud verso Saintes-Maries-de-la-Mer, costeggiando chilometri di spiagge protette. In programma: paesaggi affascinanti, silenzio e birdwatching È difficile penetrare nell’anima della Camargue: questa immensa distesa di stagni, paludi, prati ma anche terreni coltivati e pascoli per tori e cavalli, è essenzialmente … privata. Alcuni grandi proprietari si spartiscono infatti i 145.000 ettari accuratamente recintati situati tra i due bracci del delta del Rodano. La Camargue è un mondo a parte e i Camarghesi sono insulari, taciturni e gelosi della loro indipendenza. Questa regio

DUBAI, UNA DELLE SETTE MERAVIGLIE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI

DUBAI MARINA Dubai, uno dei sette Emirati Arabi Uniti, offre innumerevoli attrazioni ai suoi visitatori, molti dei quali coprono lunghe distanze per lasciarsi alle spalle città grigie e piovose e rilassarsi al sole sulle spiagge di questa splendida regione araba. Ma non è solo il relax a far sognare i turisti di tutto il mondo, quanto anche la prospettiva di fare shopping in un vero e proprio paradiso, con la massima scelta in fatto di negozi e prezzi eccezionali. Il periodo migliore per le vostre spese folli a Dubai è senza dubbio gennaio, in occasione dell’annuale festival dello shopping di Dubai, un’iniziativa promossa dal governo alla quale partecipano i negozi e centri commerciali locali Dubai è anche il luogo dove mettere alla prova le vostre abilità di contrattazione sul prezzo. Ma ricordate che per tutto c’è un tempo e un luogo giusto. Mentre contrattare in un souk rientra nella norma, provarci in un outlet, negozio o centro comme